Portopalo: “un salto nel passato” con gli scavi archeologici che si terranno dal 4 al 25 settembre

Avranno inizio il 4 settembre e dureranno circa 20 giorni gli scavi archeologici che ci permetteranno di fare “un salto nel passato” per scoprire la storia del piccolo paesino marinaro Portopalo di Capo Passero. Ad occuparsi delle attività di scavo sarà un gruppo di ricercatori dell’ISPC-CNR, delle Università di Catania e Cadice, insieme a funzionari della Soprintendenza di Siracusa. Sono 5 le aree protagoniste, 2 di queste furono già scavate nello scorso 2019, in cui furono portati alla luce molti resti dell’antica tonnara, tra cui le vasche in cui veniva lavorato il pesce. Gli scavi saranno aperti al pubblico dal lunedì al mercoledì, dalle ore 11 alle ore 13.
Dal 4 al 25 settembre, grazie a questo meraviglioso progetto, Portopalo sarà scenario di molteplici eventi culturali, come quello del 5 settembre, in cui i ricercatori dell’ISPC-CNR, delle Università di Catania e Cadice in collaborazione con l’Associazione “Borghi dei Tesori” hanno ideato un momento culturale in cui spiegheranno cos’è il Garum Romano e come veniva prodotto. Il Garum Romano è una salsa liquida utilizzata dai Romani per condire i cibi. Veniva prodotta all’intero delle vasche trovate tra i resti dell’antica tonnara di Portopalo, con gli scarti alimentari del pesce pescato nelle acque marittime del piccolo paesino marittimo.
“A favorire ciò è stata la posizione strategica insieme alla ricchezza del territorio. L’area di Portopalo di Capo Passero offre, infatti, in un unico luogo, la compresenza di numerose risorse utili non solo per la sopravvivenza delle comunità, ma anche per lo sviluppo di importanti processi produttivi come quello della lavorazione del pesce” affermano coloro che hanno scelto di raccontare e scavare nel passato di Portopalo di Capo Passero.